Giuseppe Bergomi

Giuseppe Bergomi

Giuseppe Bergomi nasce a Brescia nel 1953. Si è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo l’esordio alla Galleria dell’Incisione di Brescia, dal 1981 inizia a dedicarsi in modo esclusivo alla scultura, alla terracotta policroma e dal 1989 alle fusioni in bronzo.

Ha vinto il “Gran Prix Château Beychevelle 1993” dell’omonima fondazione per l’arte contemporanea a Beychevelle (Bordeaux). Nel 1997 gli viene conferito il premio “Camera dei Deputati”. Nel 2000 realizza una grande opera in bronzo per l’acquario di Nagoya in Giappone, “Uomini, delfini, parallelepipedi”.

Grazie all’invito di Furio Colombo e Vittorio Sgarbi la sua opera «Valentina in piedi» entra a far parte della collezione permanente di Montecitorio.

È considerato uno dei migliori scultori contemporanei e ha esposto in alcuni degli spazi più prestigiosi per l’arte contemporanea in Italia e all’estero.

Protagonista del lavoro di Bergomi è la figura umana, da sempre tema centrale della sua ricerca: la moglie e le figlie, soggetti ispiratori della sua poetica, appartengono alla sua quotidianità elevata a monumento dell’umano sentire. Il realismo di Bergomi rivela un linguaggio pulito e misurato, frutto di un lavoro lento e meticoloso mirato a depurare l’immagine da qualsiasi particolare superfluo.

Varie le esposizioni che si sono susseguite dal 1978 ad oggi; tra le ultime: nel 2007 all’Art museum di Shanghai dal titolo “italiana”, nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia Arsenale e al Festival dei Due mondi di Spoleto. Nel 2012 la città di Pietrasanta ospita nella chiesa di Sant’Agostino e nella piazza del Duomo una grande mostra con 70 opere curata da Lea Mattarella e Claudio Strinati. Vive e lavora a Ome, in provincia di Brescia.

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