Giorgio Ortona

Giorgio Ortona

Nato a Tripoli nel 1960, Giorgio Ortona si forma in architettura a Roma, per poi approfondire la pittura a Cadice sotto la guida di Antonio López García. Il suo lavoro si colloca nell’ambito della figurazione realista, con una costante tensione verso l’astrazione e la sintesi formale.

Ortona raffigura principalmente paesaggi urbani — palazzine periferiche, scorci desolati e archeologie contemporanee — ma anche nature morte e ritratti. Le sue opere sono spesso caratterizzate da aree volutamente lasciate incomplete, in cui dominano colori neutri e toni smorzati. Questa “incompiutezza”, che contrasta con il realismo dell’immagine, evoca una dimensione interiore e poetica, suggerendo ciò che si cela dietro la realtà visibile.

Tra i suoi cicli più significativi: Padre (2002–2003), Sidney (2009–2010), le Nature morte – Sacchi (1994–2012), e numerosi paesaggi urbani come Cantiere Pantanella (1999, collezione MACRO), La Tangenziale (2001), e la serie Le palazzine di Roma (2010–2011). Nel 2011 partecipa alla 54ª Biennale di Venezia.

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